In Italia, i consumi energetici di energia (termica ed elettrica)
per il sistema agricolo, sono calcolati in circa 3,3 Mtep, a cui occorre
aggiungere la quota di energia consumata in modo indiretto (soprattutto
plastica) e dall’industria alimentare per una quota non è inferiore a 13 Mtep (dati
ENEA). Appare chiaramente la necessità di sviluppare un sistema
agroalimentare sostenibile, basato sull’efficienza energetica, su modi di
produzione a basso impatto energetico ed ambientale, sulla valorizzazione della
variabilità genetica delle piante alimentari (attualmente delle oltre 27.000
piante superiori disponibili soltanto 30 sono quelle che forniscono il 90% del
fabbisogno energetico alimentare alla popolazione mondiale). A fronte di questi dati, l’obiettivo generale è ormai quello di riuscire a coniugare le necessità alimentari con le esigenze di risparmio energetico, di rispetto dell’ambiente, di salvaguardia e uso razionale delle risorse naturali. Infine, è indispensabile l’eliminazione degli sprechi alimentari, se consideriamo che in Europa lo spreco di cibo è stato calcolato annualmente in oltre 95 kg pro-capite (FAO).
Articolo by Andrea Campiotti
